Primogenita di Camillo e Giovanna Berneri, Maria Luisa nasce ad Arezzo il 1° marzo 1918. Ancora bambina deve seguire la famiglia nell’esilio francese. Nel 1937 si trasferisce con il compagno Vernon Richards in Inghilterra, dove diviene una nota militante anarchica, molto attiva a favore dei profughi spagnoli rifugiatisi in Inghilterra. Oltre che delle tematiche politiche Maria Luisa si occupa anche di letteratura e di psicologia infantile, di pittura e fotografia: interesse quest’ultimo che condivide con il compagno Vernon. Anche la sua attività giornalistica è molto intensa. L’inserimento di Maria Luisa Berneri nella redazione di importanti periodici libertari come “Spain and the World”, “War Commentary” e “Freedom”, le consente di dare spessore propagandistico ed anche teorico alla propria militanza anarchica. Nel 1945 è processata per attività sediziosa data la sua recisa opposizione alla guerra. Profonda conoscitrice della Russia, pubblica per la Freedom Press nel 1944 Workers in Stalin’s Russia, ma il suo contributo politico-letterario più importante è Journey through Utopia (Londra, 1950; traduzione italiana: Viaggio attraverso Utopia, Pistoia, Archivio Famiglia Berneri, 1981) uscito postumo, un’analisi e una rassegna del valore libertario della tradizione utopica. Ha inoltre numerosi progetti, come la pubblicazione degli scritti inediti di Sacco e Vanzetti, una traduzione di Bakunin, la pubblicazione di scritti e appunti di suo padre ed uno studio sulle tendenze rivoluzionarie del Marchese de Sade, destinati purtroppo ad essere irrealizzati. Muore, infatti, precocemente a Londra nel 1949, a soli 31 anni, nel pieno delle potenzialità intellettuali e politiche. Solo nel 1988, Freedom Press pubblica Neither East nor West una selezione dei suoi scritti dal 1939 al 1948.